lunedì 1 marzo 2010

07022008

Ho letto da qualche parte che scrivere è il miglior modo per aspettare senza farsi troppo del male.

Allora voglio raccontare a nessuno la mia guarigione, perchè una cosa è certa: guarirò.
Anche se non so quando.
Deve essere cronaca della morte di una delusione, quindi vita felice, spensierata. Voglio intrappolare i pensieri tristi tra le righe di un foglio, e liberarmene.
Troppe volte da persone diventiamo tombe. Ci teniamo dentro cose che piano ci logorano e velocemente ci uccidono. E tutto si scontra con una voglia, tutto quello che è stato - finisce.
Anche ieri scrivevo. La lettera d'amore più importante della mia vita. E resterà incompiuta.
Mi fa male il mio cuore distrutto, deluso. Si affievolisce il battito con ogni boccata di sigaretta. Riaccellera con ogni sospiro. Nel silenzio.
Battiti e sospiri a scandire un tempo che ci dividerà.
Tempo a fare diventare i miei sogni infranti la strada per andare via.
Ogni pezzo.
Un passo.
Col sapore in bocca di qualcosa che non esiste più, in una giornata pesante.


Giovedì 07 Febbraio 2008
h 12:05


a Peppe

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