lunedì 1 marzo 2010

29022008

Uno a un certo punto della sua strada si ferma, sospira, si guarda indietro, si siede proprio nel mezzo. A gambe incrociate in mezzo al traffico. Sente certi pensieri passargli accanto come fossero grandi autobus o motorini, vede incidenti, guarda i feriti nell'impossibilità di soccorrerli e aspetta. Prende dalla tasca una sigaretta stropicciata, la guarda e sorride, guarda il cielo, sente il sole sulla pelle e sorride guardando le nuvole che vanno via, e così, ancora, continua un sentire-guardare-sorridere e, peggio, fermarsi. Con il fumo della sigaretta che inizia a farti lacrimare gli occhi e dà un bel fastidio del cazzo, oppure sono i ricordi, non capisce. Si ritrova con il sapore di un rimorso in bocca.

Poi passa una bella tipa, bel culo, bel sorriso. Di riflesso sorride. Sorride lei e sorride lui, fa una bella riflessione su quanto sia facile sentirsi felici dopo tanto male se si guardano le cose giuste, nella propria strada, e va via contento, la segue, contento.

Ieri ho visto un bel tipo e ho cancellato tutti i miei schemi mentali che i ricordi e i rimorsi mi facevano portare neanche fossero una corona di spine. Ma il vittimismo lo lascio agli altri, l'espiazione a Cristo, e io non sono Cristo, sono più bella e i miei errori non voglio espiarli, voglio tenerli stretti alla mia vita. Perchè in tutto questo ci sono io. E mi basta.

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Lost In Tears 4.0 (con)templating Madness