Costanza.

Rivalutiamo una cosa che si chiama: costanza.
Per essere costanti ci vuole l'intelligenza e la lucidità di fare una scelta. Ci vuole razionalità e ragionevolezza, premurosità nella valutazione dei rischi, in primis per sè, quindi ci vuole un grande amore per sè stessi che è conseguenza solo di un grandissimo equilibrio interiore. 
Ci vuole l'esperienza, quindi. La saggezza di aver imparato dai propri errori e quella dose di incoscienza che ha solo chi sa che è dagli errori che si impara, quindi non ha alcuna paura di sbagliare. 
Ci vuole lungimiranza perchè guardi ad un obiettivo lontano, futuro. 
Ambizione... perchè aspiri a un qualcosa di definito. 

Risolutezza... perchè sai che cosa vuoi.
Forza... perchè hai la pazienza di aspettare per ottenerlo.
Chi dice che la costanza è pura banalità e monotonia, non ha mai concluso nulla nella propria vita. Io mi auguro di lasciare al mio fianco solo persone costanti.

Svolte.

Ho passato una vita a cercare di soffermarmi solo sulle cose importanti, "degne" di attenzione, anche se le altre cose nel frattempo mi stavano divorando l'anima.
Il problema è che tutto è capace di divorarmi l'anima.
Voglio imparare a non essere coinvolta, voglio imparare ad essere distaccata, voglio imparare a sentire lo schifo che mi sale su dallo stomaco e vomitare rabbia sul mondo. Voglio che tutta questa vita smetta di piacermi e ferirmi così tanto.
Una svolta è conferma di essere ancora sè stessi nella guerra.


"I'll hold your hands so hard my knuckles turn white
When you clear the streets and kill the lights."



Pic: "Blood on Cloak" by ~ mohzart